La Scuola

Cenni storici dell'Istituto

C’era una volta…

E' fuori dal borgo due passi
di là dal più fresco ruscello
recinta di muro e cancello
la piccola scuola di sassi….

 

Ben si addice la prima strofa della poesia di Renzo Pezzani “Scuola di campagna” alla nostra cara scuola, infatti era proprio così a quanto raccontano gli avi: ci passava la gora ed il muro e il cancello restano le antiche testimonianze.

Il tempo che passa trasforma e ha reso la nostra scuola più attuale pur rimanendo sempre “la scuolina dei nonni”. 

Cenni storici

L’Istituto San Giovanni Bosco è una scuola di proprietà della Parrocchia di S. Pietro a Grignano. Voluta, costruita e inaugurata nel 1948 per volontà del popolo del paese appoggiato e coadiuvato dal Parroco di allora, ai quali stava a cuore l’educazione e la formazione culturale e religiosa dei bambini e quindi offrire un servizio di Scuola dell’Infanzia e Primaria alle famiglie della zona e aiutare gli adolescenti e i giovani a crescere insieme.

A quel tempo furono chiamate ad operare nella scuola le Suore Salesiane, per cui con il loro carisma diedero l’impronta educativa e formativa del loro fondatore San Giovanni Bosco, da qui il nome dato all’Istituto stesso.  

Nei primi anni ’50 subentrarono le Suore Francescane Missionarie d’Assisi, che integrarono con lo spirito di fraternità, di povertà e di semplicità di San Francesco la grandezza e la bellezza educativa salesiana.

Da settembre 2004 a ottobre 2005 la Scuola ha operato in assenza di religiose.

Da ottobre 2005 a luglio 2012 hanno fatto parte della comunità educante le Suore Francescane dell’Immacolata Concezione del Perù.

Da settembre 2013 operano nella scuola le suore Missionarie della Dottrina Cristiana per continuare con il loro carisma missionario di evangelizzazione e catechesi ad essere una presenza significativa nell’Istituto e sul territorio, educando e formando secondo lo spirito del Vangelo le nuove generazioni di famiglie e alunni.

Il territorio

La Scuola dell’Infanzia e Primaria “San Giovanni Bosco” è ubicata nella zona sud di Prato, precisamente nel paese di Grignano, in cui la gente, soprattutto i nonni, sentono ancora molto vivo il senso di appartenenza al territorio e alle sue tradizioni.

La zona di Prato sud presentandosi articolata in frazioni o paesi, offre una qualità lavorativa molto varia, comprensiva di tutti i settori: dal primario, al secondario e al terziario.

E’ anche fra le zone più popolate della città ed è abitata da famiglie giovani con un buon indice di natalità.

ll centro urbano di Grignano gode anche di molti servizi dall’insediamento di più scuole di ogni odine e grado, a centri commerciali, studi medici, centri e campi sportivi ecc.

Sono presenti anche famiglie di nazionalità Europee (albanese, rumena) ed extraeuropee (in prevalenza cinese, pakistana, e di stati Africani) 

La frazione de Le Badie, molto vicina al nostro Istituto, risente di un pendolarismo lavorativo con Firenze e la Piana Fiorentina, grazie alla vicinanza kilometrica. 

Inseriti nel contesto territoriale di Prato Sud sono presenti i due Macrolotti industriali con circa 5 mila aziende di cui 3500 caratterizzate della produzione di abbigliamento programmato o pronto moda. Si tratta del più grande distretto di abbigliamento d’ Europa.

La stragrande maggioranza di queste aziende sono di proprietà di cittadini di nazionalità cinese. Nonostante l’esistenza dei due Macrolotti industriali la parte sud di Prato si caratterizza per la più vasta area agricola della piana con la presenza anche di vaste aree umide ed alberate (parco Cascine di Tavola); la Regione Toscana ha istituito il Parco Agricolo della Piana di cui la vasta area agricola Pratese è la parte più importante, sia per la superficie coinvolta e sia per la sua naturalità.

Considerata la ricchezza del territorio le risorse lavorative ed economiche sono notevoli. Il lavoro impegna i genitori dei nostri bambini per l’intero arco della giornata, per cui la scuola offre all’utenza la possibilità di un orario anticipato e prolungato.

Riconoscendo il valore del contesto territoriale, la scuola non può prescindere nella progettazione dalla consapevolezza delle necessità dell’utenza, considerando che gli alunni provengono da ambienti con caratteristiche diversificate sul piano sociale, economico e culturale.

Negli ultimi anni, mentre prima l’utenza era esclusivamente italiana, si è verificata una crescente richiesta di famiglie straniere e soprattutto cinesi, per cui diventa molto importante il discorso progettuale dell’integrazione e dell’intercultura.

ll progetto educativo

Il Progetto Educativo dell’ ”Istituto San Giovanni Bosco,” in sintonia con l’azione educativa del Santo a cui si ispira in cui “l’arte di educare è cosa del cuore” ed azione preveniente, si propone finalità e aree di intervento in conformità alla legislazione scolastica, seguendo i principi ispiratori del Vangelo, delle direttive della Chiesa e delle intuizioni proprie dell’Istituto.

La nostra proposta scolastica è quindi di chiara ispirazione cattolica, pertanto pone la massima attenzione alla persona del bambino, senza alcuna discriminazione, perseguendo principi di accoglienza, solidarietà, democrazia e pluralismo. Ponendo pertanto al centro di tutto il bambino si intende garantire la continuità educativa con la famiglia, depositaria del diritto-dovere di educare.

Nello spirito delle idee fondamentali di Progetto Educativo di Scuola Cattolica l’Istituto S. Giovanni Bosco ha le seguenti finalità educative:


Dimensione personale: promuovere lo sviluppo armonico e progressivo di tutte le facoltà fisiche, intellettuali e affettive dell’alunno, per inserirlo in modo equilibrato nella comunità.

 

Dimensione sociale: educare l’alunno alla socialità come dimensione essenziale della persona offrendogli un clima positivo, educandolo al dialogo, al rispetto ed all’accettazione degli altri.

 

Dimensione culturale: sviluppare una cultura aperta alla verità e alla pace, solida e profonda nelle sue conoscenze scientifiche, tale da orientare le capacità di valutazione, di autonomia, di critica, di autoformazione e di creatività dell’alunno, educare al pluralismo ideologico e culturale con un atteggiamento di comprensione, rispetto e dialogo con tutti.

 

Dimensione etico-trascendente: formare l’alunno ai valori del Vangelo, in modo che diventi amico del Signore Gesù. Pertanto, l’educazione religiosa, non viene ad accostarsi e a sovrapporsi agli altri campi d’esperienza come una proposta avente pari dignità, ma rappresenta il presupposto fondante il senso di tutte le altre esperienze avviandolo con gradualità, in un clima di rispetto e di amore, a scoprire il significato della propria vita, a crescere nella cultura del cuore, nella speranza del domani, nella fiducia verso gli altri e nella sicurezza del proprio agire.

 

Il Progetto Educativo coinvolge tutti i membri della comunità educante: operatori scolastici laici e religiosi (docenti e non docenti), alunni, genitori ed ex-alunni.

Tutti i componenti assumono la responsabilità educativa, realizzando attraverso la collegialità una convergenza degli interventi educativi, con uno scambio leale e fiducioso, nel rispetto delle competenze e dei ruoli specifici per una proficua complementarietà e apertura al territorio.

 

Gli operatori scolastici sono chiamati ad essere fedeli, con la testimonianza personale dei valori civili e cristiani alla proposta dell’ Istituto Scolastico, coscienti che educano oltre che per quello che fanno molto di più per quello che sono.

Pertanto si impegnano:

-      a promuovere una solida cultura umana animata dal messaggio evangelico;

-      a suscitare negli alunni l’interesse per i valori della cultura e della religione, aiutandoli ad assumersi le proprie responsabilità aprendosi alla mondialità;

-      a costruire la scuola come comunità educante, in cui le singole persone e le varie componenti partecipano al processo educativo con pari dignità di soggetti, secondo il loro ruolo specifico;

-      a curare un costante aggiornamento pedagogico-didattico e culturale tale da assicurare un’ efficace competenza professionale pronta e aperta sempre alle nuove istanze educative.

 

Gli alunni sono i protagonisti principali del cammino culturale e formativo proposto dalla Scuola Cattolica scelta.

Proporzionalmente all’età:

-      prendono coscienza delle motivazioni della loro presenza nello specifico tipo di Scuola e partecipano attivamente alla vita di essa in tutte le sue forme;

-      si impegnano con serietà nello studio;

-      mostrano un sincero atteggiamento di ascolto alle proposte culturali ed educative;

-      costruiscono un rapporto di stima, di amicizia, di accoglienza e di rispetto reciproco;

-      rispettano e curano l’ambiente scolastico.

 

I genitori rimangono sempre i primi responsabili dell’educazione dei figli coinvolti concretamente nei ruoli e nelle funzioni educative in sintonia ideale ed operativa con l’Istituto Scolastico, non delegando alla scuola ogni compito educativo

Il loro ruolo richiede

-      accettazione cosciente dell’identità della Scuola scelta;

-      condivisione del Progetto Educativo;

-      convergenza degli interventi;

-      sostegno nella formazione umana, religiosa e culturale dei figli;

-      confronto con la direzione dell’Istituto e con gli insegnanti nella mutua fiducia, nel dialogo e nella sincera preoccupazione educativa;

-      partecipazione alle attività della scuola come momento di crescita e di riflessione per creare unità di rapporto e di intesa tra scuola e famiglia.

 

Gli exalunni rappresentano una continuazione ed insieme una verifica del Progetto Educativo che ha guidato la loro formazione.

 

Il Progetto Educativo risponde alle esigenze di:

EFFICACIA: quando raggiunge gli obiettivi previsti, sia generali sia relativi ai singoli ambiti educativi-disciplinari.

EFFICIENZA: quando risponde alle aspettative degli alunni permettendo di conseguire i risultati sperati.

QUALITA’: quando valorizza al massimo le competenze dei singoli docenti e le capacità degli alunni.

Pertanto l’Istituto opera le seguenti scelte:

-      educative, che si esplicano nell’attenzione prestata dalla Scuola alla specificità di ognuno, alla storia personale, al retroterra familiare e sociale, all’identità culturale e religiosa, alla provenienza geografica, apprezzando il contributo che le differenze recano al contesto educativo;

-      didattiche, che mirano all’acquisizione di un’autonomia di giudizio e a una conoscenza di valori e contenuti.

Nel rispetto della personalità di ognuno si intende stimolare la capacità organizzativa del lavoro individuale e di gruppo nell’apprendimento cooperativo, in funzione di una conoscenza organica ed articolata delle problematiche fondamentali affrontate dalle varie discipline. Pertanto, conoscenze, competenze e capacità troveranno nelle abilità soggettive la propria realizzazione.


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